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Luca Ramacciotti – Sogetsu Concentus Study Group

www.sogetsu.it

Ikebana(Sterlizia)

In altri post (Materiale non convenzionale) ho parlato di questa tipologia di ikebana della Scuola Sogetsu che si studia al IV livello. La difficoltà è di non scadere nel banale, nel ridicolo, nel flower design (L’ikebana… con le palle). Ciò che noi andiamo ad aggiungere al materiale “fresco”  dovrà sembrare naturale (come già spiegato nei citati post) che si trovi lì, che faccia parte della natura. Pensiamo ad un prato dove si veda che so della plastica, delle lamine di ferro, dei fili, ecco immediatamente tutto ciò ci appare fuori posto, inquinante, viceversa in questo tema della Sogetsu dovrà sembrare un’unica cosa con il fiore, la foglia o il ramo utilizzato. E’ uno dei miei temi preferiti perchè si presta molto allo scenografico, ma è anche uno di quelli che va studiato maggiormente a tavolino perchè non dobbiamo fare la “cosa figa”, ma tutto deve sempre partire dal nostro interno, svilupparsi attraverso la nostra creatività.

Pensando ad un ikebana che inneggiasse all’amore, alla fratellanza mi sono venute in mente tre sterlizie “allacciate” tra di loro a differenti altezze. Forse una riminescenza del lavoro compiuto lo scorso anno (Amo come l’amore ama), non so, ma l’immagine era molto chiara in me anche se palesemente incompleta. Come sviluppare questo abbraccio? Come esaltarlo? In una delle mie varie visite al Brico Io di Viareggio (reparto colori sempre) sotto gli occhi mi capita una bomboletta spray arancione. Lo stesso colore delle sterlizie. Ovviamente lo prendo subito anche se ancora non ho ben in mente come utilizzarlo.

Voglio parlare di amore, di unione, di fratellanza, ho questo abbraccio trino che in teoria va verso l’infinito… e una bomboletta spray!

Continuando a pensare al tema mi viene spontaneo riflettere che la natura rifiorendo in primavera (lo so siamo distanti, ma un proverbio recita: Per san Valentino la primavera sta vicino) “spacca” il ghiaccio sovrastante, il gelo, come l’amore, l’unità, la fratellanza “lacerano” il manto di egoismo, razzismo, malvagità. E allora ecco l’idea. Le tre sterlizie usciranno da un cumulo di detriti. Che genere? Cosa può fare un fiore, un albero (le sterlizie è come fossero un unico tronco) crescendo? Invadere lo spazio circostante con le radici? E se fossero in un vaso? Spaccarlo? Complice un vaso di terracotta (già parzialmente rotto) ho realizzato il tutto prima colorandone l’esterno, poi l’interno del vaso con lo spray ed una volta asciutto… giù di martello. La difficoltà è stata nel cercare di realizzare i pezzi della forma che avevo deciso.

Avevo tutto o quasi. Decido di utilizzare come “contenitore” la mia prediletta tavola nera (che ormai ha girato per tuta l’Italia tra mostre e dimostrazioni), un piccolo vasetto di vetro (per contenere fiori ed acqua), un kenzan di colore nero (per meglio ottenere un camuffamento con il nero della tavola) e… il risultato è quello che apre questo mio post.

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